EMERGENZA DEL SOGNO
Covid – 19 e l’analisi dell’inconscio per comprendere la realtà
A chi non è capitato in questo brutto periodo che stiamo vivendo a causa del Covid-19 di svegliarsi la mattina e chiedersi il significato dello strano sogno fatto poche ore prima?
Quello che evitiamo nella realtà, ciò che non vogliamo affrontare o semplicemente rimandiamo, ci si ripresenta nei sogni sotto forma di immagini e racconti, frutto del nostro lato più oscuro, l’inconscio.
Con la coinvolgente lettura dell’ultimo libro della Collana di psicologia Temenos dal titolo L’emergenza del sogno. Viaggi onirici al tempo del Covid-19 veniamo messi di fronte alla ricerca empirica condotta da cinque psicoterapeute psicodinamiche che indagano sul rapporto tra pandemia – che ha colpito con drammaticità il mondo esterno, sottoponendolo ad un forte trauma collettivo – ed il linguaggio della vita inconscia espresso attraverso l’esperienza onirica dell’individuo.
Viene dunque sottolineata l’importanza del sogno, dal latino sŏmnium, come uno degli strumenti più utili per la psicoterapia per conoscere la vita interiore dell’individuo e i suoi disagi più profondi.
Improvvisamente la pandemia ci ha resi tutti uguali. Costretti a rivedere i nostri impegni e il modus operandi, in un tempo che sembra non passare mai e in una realtà diversa da quella di prima, siamo sottoposti ad un rigido distanziamento sociale, senza dare né ricevere alcun contatto fisico con gli altri. Avversario di questa situazione pandemica è da considerare anche il voyeurismo mediatico in cui l’ansia e lo stress vengono alimentati quotidianamente dalle notizie dei diversi mezzi di comunicazione, tv, radio e internet, che potenziano e amplificano la narrazione dei fatti drammatici che accadono.
Tutto ciò comporta danni psichici, trasformati in racconti e immagini nell’attività onirica, che le autrici hanno voluto trattare e analizzare cercando di darne una spiegazione con l’ausilio degli insegnamenti dei grandi maestri della psicoanalisi Freud, Jung, Hillmann ecc.
L’Emergenza del sogno è al contempo un saggio dedicato alla testimonianza diretta, di soggetti tra i 3 e gli 80 anni, risultato di 75 storie collettive che raccontano, in una sfera intima e senza filtri, i sogni fatti durante il primo lockdown.
La curiosità dei sogni che richiama l’attenzione delle psicoterapeute e del lettore stesso riguarda il fatto che, nonostante siano fatti da diverse persone tra loro, in essi vengono riscontrati gli stessi simboli archetipici con i medesimi contenuti.
Il cibo ricorre spesso come forma legata al piacere, di conforto o simbolo di impossibilità a sottrarsi alla sofferenza. La lotta e la guerra sono presenti e si avvicinano molto al significato reale di ciò che stiamo combattendo da ormai un anno. Un altro tema ricorrente è quello del blocco che dà l’idea di compiere o no qualcosa che vogliamo o non possiamo fare ed infine la richiesta di soccorso è una tematica che accomuna molte esperienze oniriche e si presenta come un grido di richiesta d’aiuto, una spinta psicologica inconscia che, secondo la spiegazione data dalle studiose, ricopre il significato di voler uscire da una situazione, o evitare e sconfiggere una minaccia che sta creando troppo disagio e difficoltà.
Particolare attenzione è rivolta infine ai sogni dei bambini, i quali per natura sono più in balia degli eventi e proprio per questo motivo l’adulto hala responsabilità di fargli capire cosa stiamo vivendo e come gestire le proprie emozioni.
Certamente una lettura piacevole e stimolante che coinvolge davvero tutti perché tutti sogniamo e tutti abbiamo vissuto una pandemia globale mai esistita prima, con la speranza di tornare a dire “i sogni son desideri” e non immagini della realtà drammatica che stiamo vivendo.