Riccardo Vlahov
Nato a Zara in Dalmazia nel 1946, Riccardo Vlahov si trasferisce nel 1948 a Bologna. Riceve in famiglia i primi insegnamenti di tecnica ed estetica fotografica, utilizzando una fotocamera “folding” per il formato 6×9 e pellicole in bianco e nero. Durante gli studi approfondisce, assieme all’interesse per il disegno architettonico, le potenzialità espressive del mezzo fotografico. Dopo il debutto in campo giornalistico su temi sociali ed ambientali consegue una borsa di studio della Regione Emilia-Romagna per la partecipazione ad un corso finalizzato alle “attività conoscitive” dei beni culturali, con la qualifica di “operatore culturale fotografo”.
Nel 1978 viene chiamato a collaborare in questo settore dall’Istituto per i beni culturali. Qui svolge, nell’arco di trent’anni, un’intensa attività fotografica d’indagine documentaria e d’interpretazione, di ricerca, di didattica e di consulenza, finalizzata alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione dei beni culturali, nel corso della quale sviluppa un interesse particolare per la fotografia d’architettura e delle opere d’arte.
Dal 1987 si occupa a pieno campo anche del patrimonio fotografico storico, con una attenzione specifica ai problemi e alle metodologie di conservazione e di restauro.
Partecipa, su invito della Provincia di Milano, al progetto “Archivio dello spazio”, fornendo immagini d’architettura e ambiente relative a due Comuni appartenenti a questo territorio.
Dalla fine degli anni ’90 estende la sua attività alla produzione di documentari video sulle tematiche del restauro, legati alla partecipazione dell’IBC, fin dalla prima edizione, al “Salone del Restauro” di Ferrara.