Giovanni Di Veroli, una stella in campo: la presentazione al Ministero della Cultura
“Una stella in campo. Giovanni Di Veroli dalla persecuzione razziale al calcio di serie A” è stato presentato, l’8 giugno 2023, al Ministero della cultura (Sala della Crociera – via del Collegio Romano, 27) dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, insieme con gli autori, ma anche con la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello e la presidente della Fondazione SS Lazio 1900, Gabriella Bascelli.
Il libro dell’autore forlivese Paolo Poponessi e Roberto Di Veroli (figlio di Giovanni), edito da Persiani editore, racconta la storia del difensore della Lazio, che fu il primo e unico calciatore ebreo romano ad avere giocato in serie A.
Un incontro, quello a Roma, per raccontare “una storia davvero positiva e importante, una storia che solo apparentemente è una vicenda minore, ma che invece concorre a creare un grande affresco della nostra vita collettiva”, ha affermato il ministro Sangiuliano durante il suo intervento.
“La storia di Giovanni Di Veroli racconta una vicenda ricca di umanità e passione”, ha aggiunto poi il ministro in un tweet. “Dalle tragiche e orrende persecuzioni contro gli ebrei all’amore per il calcio. Oggi ho presentato la sua biografia con Roberto Di Veroli, Ruth Dureghello, Gabriella Bascelli e Paolo Poponessi”.
Giovanni Di Veroli (Roma, 1932-2018) infatti visse una vita piena attraverso il Novecento italiano, dalla nascita nell’Italia fascista, con il rischio di deportazione nei campi di sterminio, fino alla conquista della Coppa Italia nel 1958. Nacque a Roma, al Ghetto, vicino il Portico D’Ottavia, nel 1932. Le leggi razziali fecero perdere il lavoro a suo padre, quindi la famiglia si trasferì a Milano, dove la nuova casa venne distrutta da un bombardamento. Ci furono nuovi trasferimenti e bombardamenti, fino al rastrellamento del ghetto romano del 16 ottobre 1943 da cui i Di Veroli scampano per miracolo.
Alla fine della guerra i Di Veroli tornarono a Milano su un camion della Brigata Ebraica, ma è il nuovo ritorno a Roma a segnare per il giovane Giovanni il punto da cui partire per entrare nella storia. Nel 1949 iniziò a giocare con la divisa della squadra ebraica e romana Stella Azzurra, fino a quando un osservatore della Lazio un giorno, notò il suo talento guardandolo giocare da bordo campo. Così esordì nel 1953 in Lazio-Fiorentina e rimase nella squadra per sei stagioni, fino al 1958 quando venne conquistata la Coppa Italia.
Le foto sono di Emanuele Antonio Minerva – © Ministero della cultura