Gli uomini e le donne vissuti a Bologna ottocento anni fa riempiono le pagine di questo libro che racconta l’evolversi del progetto di portare in città l’acqua dei fiumi Savena e Reno che scorrono ad est e ad ovest alla distanza di circa sei chilometri.
Il dinamismo imprenditoriale delle nuove classi popolari di una nascente borghesia soppianta la statica società feudale e il Comune di Bologna nel corso del XIII secolo progetta e costruisce i canali, il porto, i mulini e le gualchiere sottraendo la proprietà di acque ed impianti al vescovo, ai monasteri ed ai vecchi feudatari.
Denaro, lavoro collettivo, saper fare e fatica: tutto questo emerge dai documenti che sono la base scientifica di questo straordinario affresco di un’intraprendente società urbana.
Un’opera divisa in due volumi: Il sistema delle acque a Bologna sino alla cacciata dei Ghibellini (1274) e L’azione riformatrice guelfa (1278-1290), corredata da illustrazioni, tabelle e grafici che aiutano a visualizzare la storia di un passato lontano, invitandoci a ritrovarne le tracce nel presente.
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