Il paradosso ordine-disordine

Il paradosso ordine-disordine
Heikenwaelder Hugo, Austria, Email heikenwaelder@aon.at, www.heikenwaelder.at

Le leggi fisiche della psiche e la sua natura trasformativa

Heikenwaelder Hugo, Austria, Email heikenwaelder@aon.at, www.heikenwaelder.at

È in uscita in questi giorni per la collana Temenos della Casa editrice Persiani, la prima traduzione italiana del libro Il paradosso ordine-disordine: un saggio poliedrico, nel quale l’analista junghiano Nathan Schwartz-Salant riprende i tentativi di Carl Gustav Jung di definire una “teoria unificata” dell’energia psichica. L’autore ci accompagna in un  viaggio nel tempo alla scoperta della concezione dell’energia universale nei miti e riti di antiche popolazioni: possibile che le folkloristiche credenze diffuse tra i popoli pre-scientifici avessero, dopotutto, fondamenti nel tentativo di “riportare ordine” in quell’inconscio collettivo di cui parla la psicologia analitica?

Schwartz-Salant conia qui una originale interpretazione della psicologia junghiana, presentando ciò che lui definisce il “paradosso ordine-disordine” (da cui il titolo dell’opera), in stretta correlazione con quello che è il concetto di “entropia” enunciato nei principi della termodinamica a partire dall’Ottocento. Un punto di partenza prettamente fisico, dunque, che però sfocia presto nella trasposizione dell’idea di energia e della sua conservazione all’interno della psicologia – una relazione che aveva già ipotizzato lo stesso Freud.

Il paradosso ordine disordineL’integrazione di questi principi della fisica moderna con le loro rappresentazioni mitiche e quelle psicologiche passa attraverso un’elaborazione di motivi più recenti, proposti dall’I Ching nonché dai testi dell’alchimia rinascimentale. Se l’energia, per la fisica, conserva sempre la sua quantità totale in un sistema chiuso, il suo flusso è però diretto inesorabilmente verso l’equilibrio termico dell’universo, da cui la naturale tendenza al “disordine” – l’entropia, appunto – alla quale l’uomo da sempre ha cercato di contrapporsi.

Il lettore è poi accompagnato nella comprensione di questo concetto, non immediato, attraverso l’esemplificazione di alcuni casi clinici reali, affrontati dall’autore nel corso della sua carriera (Schwartz-Salant è un affermato analista), i quali hanno potuto trovare una via di risoluzione proprio prendendo in considerazione l’idea del paradosso ordine-disordine.