La storia del finto lampione “segnalanascite”. Un equivoco tutto bolognese
Abbiamo recentemente dedicato la copertina del volume di Erica Landucci Passeggiata nel liberty bolognese allo splendido lampione realizzato nei primi del ‘900 da Gaetano Samoggia, collocato sull’edificio di palazzo Re Enzo, angolo piazza Nettuno/via Rizzoli. Il lampione, in disuso da tempo, è stato restaurato e rimesso in funzione nel 2012 su generosa iniziativa, idea e progetto dell’architetto Francisco Giordano. Oggi il lampione è anche erroneamente conosciuto come “lampione segnalanascite” o “lampione dei neonati”. L’equivoco è nato appena furono terminati i restauri del 2012, quando, pensando ad una nuova funzione del manufatto, fu lanciata l’idea di elaborare un collegamento con le maternità degli ospedali bolognesi, segnalando con dei lampi di luce, l’arrivo dei bimbi appena nati . Questo progetto però non fu mai realizzato, e la notizia, impropriamente diffusa, ha alimentato fantasie popolari, riempiendo il web di disinformazione e leggende popolari che nulla avevano a che fare con la realtà. Sarebbe ora che una pubblicazione dedicata a quello che è uno dei lampioni liberty più belli d’Italia potesse contribuire a diffondere la sua vera storia. Diremo di più: sarebbe ora che il progetto diventasse realtà e che si potessero superare i problemi tecnici ed economici che fino ad oggi hanno impedito alle istituzioni la sua attuazione. Come Gruppo Editoriale di Bologna noi saremo disponibili a fare la nostra parte, per un bene così prezioso della nostra Città.