In una città lontana e sconosciuta ai più è accaduto qualcosa che ha sconvolto la nostra vita. La vivacità di strade, scuole, negozi, teatri è stata improvvisamente cancellata e sostituita dal silenzio e dalla paura.
E tutto ciò ha coinvolto anche i luoghi dedicati alla cura: ciò che per definizione deve essere uno spazio sicuro e protetto, di fatto, non lo era più. Questo è il motivo che ha spinto psicologi e psicoterapeuti di tutto il mondo a una migrazione di massa che li ha portati dalla relazione in presenza a quella a distanza mediata dal computer.
Il drastico cambiamento di setting ha sollevato però questioni teoriche e tecniche importanti: qual è l’impatto del setting online sulla relazione clinica? In che modo si intrecciano realtà e virtualità in un colloquio in videoconferenza? E quali conseguenze può avere l’assenza del corpo?
Domande centrali per la prassi psicoterapeutica a cui questo libro offre interessanti riflessioni utili non solo a chi incontra i propri pazienti guardandoli su uno schermo ma anche a tutti gli psicologi clinici e gli psicoterapeuti.