Porte cittadine, parchi e giardini, angoli insoliti, personaggi tipici sono le tessere di questo mosaico esotico cui diamo il nome di Bologna. Tanti cerchi concentrici, percorsi e ripercorsi, scoperti e riscoperti, fino all’unicità delle personalità singole che animano un tessuto urbano in evoluzione continua. Itinerari che si ampliano e si restringono, s’intersecano e si dipanano, come i linguaggi che li illustrano: un canto poetico sostenuto da una trama di notizie e memorie in prosa, una fotografia che apre a squarci esotici colti nella quotidianità, una didascalia che condensa il senso profondo dell’essere e dell’esserci.
Il turista troverà uno strumento utile per abbracciare la complessa semplicità della città dei portici, il bolognese rivedrà attraverso uno specchio levigato la nettezza di quello cui mai aveva fatto caso o che aveva dimenticato.