Davìd e Stefano, rimasti orfani di entrambi i genitori a soli 15 anni, incrociano le loro vite in un orfanotrofio della Puglia, loro regione natìa, fonte di ricordi d’infanzia suggestivi e indelebili. Ciò che li spinge ad intraprendere il viaggio è la ricerca delle proprie radici, che si identificano nelle città natali di uno dei due genitori, in particolare Sain -Denis, da cui proviene la madre di Davìd, e Bologna, dove è nato e vissuto il padre di Stefano. Ad alimentare il desiderio di fuga è la vena artistica che anima le vite dei due giovani protagonisti, e che richiederà loro numerose rinunce e una ferma convinzione al momento di compiere delle scelte.
La passione per la musica e quella per la pittura conferiranno al loro viaggio dei connotati metaforici.