La vita artistica di una città è tanto più interessante quanto più è ricca di eccentricità e diversioni. La Bologna di secondo Novecento non fa eccezione: il moltiplicarsi dei linguaggi all’ombra delle Due Torri dalla fine degli anni Cinquanta in poi è tale da attestare un’effervescenza creativa non seconda ad altri centri italiani. Radunando in un unico volume ricerche e riflessioni svolte nel corso degli ultimi sei anni, Pasquale Fameli traccia un articolato itinerario critico tra varie situazioni, tendenze e personalità del mondo felsineo, territorio dal presente non meno rilevante del suo passato.