Buon compleanno a Franz Liszt! La sua incredibile vita approda in Italia
La prima traduzione italiana della biografia del grande compositore di Guy de Pourtalès
Il 22 ottobre 1811 nasceva a Raiding (oggi un piccolo comune Austriaco nel distretto di Oberpullendorf), colui che sarebbe diventato il grande compositore e pianista Franz Liszt. Enfant prodige, rivelazione sul panorama musicale dell’epoca, nonché idolo delle teenager, Liszt diede vita a un vero e proprio fenomeno chiamato “Lisztomania” dal suo contemporaneo Heinrich Heine nel 1844, con riferimento alla passata stagione concertistica a Parigi.
Quale periodo migliore, dunque, del vicino compleanno del maestro, per annunciare l’uscita della prima edizione in italiano di questa biografia? Scritta nel 1925 da Guy de Pourtalès (già autore di importanti biografie quali Wagner, storia di un artista e La vita appassionata di Chopin), La vita di Franz Liszt attinge a fonti di prima mano per ricostruire l’incredibile esistenza del compositore ottocentesco: oltre alla bibliografia allora disponibile, l’autore poté infatti contare su resoconti dettagliati della signora Cosima Wagner, la figlia di Liszt, che incontrò di persona. Attraverso un elegante filtro poetico, lo sguardo lirico dello scrittore ci accompagna in un viaggio alla scoperta di una natura inquieta: dalle umili origini alla rivelazione di un talento musicale di prim’ordine, passando per i grandi amori – l’amore, come scrive de Pourtalès, fu sempre al centro della vita di Liszt – e i travagli spirituali, ci viene presentato non solo un uomo, ma un intero secolo.
Il grande compositore ungherese non fu infatti soltanto un musicista, ma soprattutto un testimone e interprete in prima persona di quel grande fermento intellettuale che attraversava l’Europa a metà dell’Ottocento. La sua strettissima amicizia con Richard Wagner ne è un esempio, così come l’assidua frequentazione di Weimar, vero e proprio centro della cultura tedesca, che già aveva ospitato artisti e intellettuali del calibro di Bach e Goethe. Estroso e apolide, sempre diviso tra passione romantica e vocazione religiosa, Liszt fu in grado di «aprire alla gioventù il mondo incantato degli eroi», viaggiando per tutto il continente e respirando appieno, da Parigi a Roma, quell’aria di cambiamenti in atto che pervadeva la società del tempo.
La traduzione in italiano dell’opera di Guy de Pourtalès, eseguita da Lidia Licari, vede la luce oggi per la prima volta in questa edizione curata da Fausta Molinari per la collana Teatro della casa editrice Persiani. Si tratta quindi di un’opera esclusiva, un romanzo biografico che non si limita a riportare la storia conosciuta e la corrispondenza diretta di Franz Liszt, ma interpreta in maniera eccellente sentimenti, travagli e speranze di uno dei compositori più innovativi e virtuosi di tutti i tempi.