Il restauro dei paliotti d’altare della chiesa di San Paolo di Oliveto, curato da Minerva Arte, restituisce alla comunità e agli studiosi due significative testimonianze artistiche del gusto barocco, tuttora vivo, degli arredi sacri negli edifici di culto della Valsamoggia, area collinare di confine tra Bologna e Modena. La presenza all’interno di chiese e oratori di numerosi dossali d’altare, realizzati tra il XVII e il XVIII secolo, documenta l’affermarsi della tecnica della scagliola, una valida e suggestiva alternativa al più costoso e complesso intarsio marmoreo. Ne è prova, nella rassegna curata da Domenico Cerami, l’alta qualità artigianale di alcuni esemplari realizzati da maestri di provenienza carpigiana o bolognese, come Gavignani, Barzelli o Bini, e dalle relative botteghe. La variegata iconografia che caratterizza questi preziosi testi figurativi, spesso inediti, offre lo spunto a Michele Danieli per indagare lo stretto legame intercorso con la pittura e le fonti grafiche che divulgano temi e soggetti di artisti quali i Carracci, Federico Barocci, Hans Von Aachen, Guido Reni, Palma il giovane. Non meno curiosa è la lettura del dato naturalistico, affrontata da Salvatore Caiazzo, riguardante i motivi decorativi di carattere vegetale e floreale che incorniciano immagini sacre, stemmi ed emblemi. Una messe di dati che consente precisazioni di carattere cronologico, devozionale e storico utili a contestualizzare le singole opere, il loro portato culturale-cultuale e a evidenziare, non ultimo, il dialogo tra arte e scienze naturali.
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