Il mondo dell’ornamento è tornato in questi anni a impegnare le ricerche di storia dell’arte. A lungo considerato un fatto culturale marginale, l’ornamento è in realtà un fenomeno figurativo complesso e ricco di significati, sempre oscillante tra concetti in completa opposizione, come l’eccesso e l’ordine, o l’accessorio e il necessario. Ciò che per lo studioso francese Henri Focillon era il primo «sogno umano sulla forma», è ancora uno dei cardini dell’esperienza estetica. Il volume indaga l’impulso ornamentale attraverso contributi che lo osservano nei suoi molteplici aspetti, esplorandone i presupposti teorici e le ricadute stilistiche tra il Medioevo e la contemporaneità.
Indice del volume
G.L. Tusini, Prefazione.
Sezione “Trame”: M. Lazzarato, L’ornato opportuno, tra funzione propria e funzione civile; P. Nardoni, Orale e ornamentale. Convergenze culturali a partire dagli studi di Walter Ong e di Ernst Gombrich; M. Faietti, Ornamento e dettaglio; C. Franzoni, Per i fiori, contro i fiori. Organicità e astrazione nel gusto decorativo di pieno Ottocento.
Sezione “Nodi”: L. Capriotti, Ornamento e pellegrinaggi: alcune osservazioni; A. Volpe, Cornici giottesche. La decorazione necessaria?; F. Lollini, Ornamento come marker culturale: i bianchi girari; S. Nicolini, Guardare ai margini: osservazioni sulla ricezione dell’ornato nella miniatura tra umanesimo ed epoca moderna; A. Borgogelli, Antonio Basoli: animismo delle lettere; E.M. Davoli, Ornamenti resilienti: episodi di decorazione novecentesca; G. Virelli, Contro la linea “tourniquet”. Decorativismo ossimorico dell’arte totale futurista; G. Bartorelli, La danza degli ornamenti e arabeschi in movimento: riferimenti al decorativo nel cinema d’avanguardia, tra Germania e Francia; P. Fameli, Dalla trama al rizoma. La spazialità “liscia” di Pattern and Decoration.