«Oltre questa cupa e funerea scia di nubi, la quale adombra la nostra strenua esistenza, lo spirito mio si appiglia a quel pio, celestiale lume d’una fraterna solidarietà.
Io sono una candida piuma affrancata dal vento, che leggiadra si dimena nell’etra e volteggia. Levandomi più in alto delle affusolate torri di quest’alma città, posso reggere il futuro e governarlo con occhi novi, da che mi sento la protagonista della mia Storia.
La mia paura ha già abdicato di fronte all’impeto dell’ardimento e di una vigorosa, gioconda vitalità. Tutto mi infonde Speranza.
E così, oltre le tenebre che relego nel passato, insieme al sole che sorge io oggi rinasco, e mi immergo in un mondo meraviglioso.»